Un medico non dovrebbe essere soltanto colui che prescrive delle medicine. Il suo amore per i malati, la sua compassione per le loro sofferenze e la sua volontà di guarirli gli danno una sorta di potere magico: da tutta la sua persona emanano fluidi potenti che penetrano il malato e lo vivificano, lo risuscitano. Ecco cosa bisognerebbe anche insegnare agli studenti delle facoltà di medicina: che i rimedi materiali sono insufficienti, e che i medici, con la loro presenza, devono diventare essi stessi una medicina vivente per i loro malati.
Omraam Mikhaël Aïvanhov